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Buon viaggio!
Villa Vela, sede del Museo oggi gestito dall’Ufficio federale della cultura, venne donata nel 1892 alla Confederazione Svizzera, insieme alle collezioni in essa conservate, dal pittore Spartaco Vela (1854-1895), figlio del più noto Vincenzo (1820-1891), uno dei massimi scultori realisti dell’Ottocento.
La villa – già aperta al pubblico come museo privato dallo stesso scultore – venne designata ufficialmente “Museo Vela” nel 1898, divenendo il primo museo in Ticino.
Immersa in un ampio parco, agibile al pubblico, la dimora è considerata una delle più importanti case d’artista dell’Ottocento europeo, e la più significativa su suolo elvetico.
Gli ambienti sono stati interamente ristrutturati (1997-2001) dall’architetto Mario Botta e più recentemente si è proceduto a un riallestimento delle collezioni permanenti (2015).
Accanto alla gipsoteca di Vincenzo che raccoglie i modelli originali in gesso di quasi tutte le opere dello scultore, il Museo custodisce altri importanti nuclei: numerosi bozzetti in terracotta e gesso, la pinacoteca e la biblioteca di famiglia, una ricca collezione di disegni e opere grafiche, e una sorprendente raccolta di fotografie d’epoca, nonché i lasciti del figlio pittore Spartaco – composto principalmente dei suoi quadri – e del fratello maggiore Lorenzo Vela (1812-1897), notevole scultore-animalista.
Il Museo Vincenzo Vela ha sviluppato nell’arco degli ultimi anni punti cardine su cui basare la propria mediazione culturale, identificandosi in un concetto allargato di museo, e riconoscendo a quest’ultimo dei compiti che vadano ben oltre la conservazione e lo studio del patrimonio.
Condividendo inoltre il principio per cui la formazione culturale è un diritto universale (conferenza mondiale dell’UNESCO 2006), il Museo Vincenzo Vela fa sua la definizione di Museo quale luogo:
- Disposto all’incontro con il pubblico e all’ascolto delle sue esigenze
- Impegnato a non ridurre l’esperienza del Museo a pura trasmissione di conoscenze, ma a formulare approfondimenti culturali che portino a una migliore e durevole
comprensione della realtà e del mondo circostante
- Interessato a una durevole fruizione e interpretazione dell’opera d’arte, che parta da approcci diversificati e di qualità, che coinlvolgano la persona nella sua interezza e la stimolino profondamente.
- Consapevole della propria responsabilità nella formazione di un individuo critico, indipendente, creativo e di comunità curiose, aperte allo scambio
- Interessato a costruire un ponte tra tradizione storica, innovazione del presente e tensione verso il futuro, e al coinvolgimento attivo del pubblico in esperienze concrete e avvincenti
- Disposto a proporre nuove vie d’approccio interdisciplinare che infrangano le barriere e i pregiudizi nel confronto del Museo stesso
- Disponibile alla collaborazione con istituti e professionisti attivi in altri settori
- Aperto a un dialogo autentico con tutti
Da sempre il Museo Vela incentra le sue attività di mediazione sullo stretto rap-porto con il territorio, affinché si crei un sentimento di affezione tra il pubblico locale e questa istituzione federale, fortemente ancorata nella storia del 19° se-colo. Il donatore, Vincenzo Vela, desiderava che la sua villa venisse trasformata in scuola d'arte o in museo, luogo dunque per eccellenza di mediazione. Lo splendido parco diventa, anche nelle animazioni, un allargamento dello spazio entro cui operare. L’atelier che fu di Vincenzo Vela è stato trasformato in labora-torio di lavorazione dell'argilla e del gesso.
A partire dalla sua integrale ristrutturazione nel 2001, il Museo Vincenzo Vela ha creato un Servizio di Mediazione culturale e ha iniziato un approfondito lavoro di sensibilizzazione nei confronti:
• degli insegnanti e dei genitori, e dunque degli allievi e dei singoli ragazzi (tavole rotonde annuali che coinvolgono il corpo insegnante).
• dei migranti dei centri del territorio
• delle associazioni (visite speciali per ciechi, ipovedenti e disabili oltreché con pazienti affetti da Alzheimer)
• di artisti operanti nelle varie discipline (musica, teatro, danza, poesia) di-sposti a creare o presentare momenti culturali intorno alle collezioni per il museo (concerti, spettacoli, eventi vari e estate al museo)
La mediazione al Museo Vela per scuole e gruppi di bambini e ragazzi consiste in percorsi tematici e interattivi, animazioni e atelier creativi, visite guidate per docenti (in funzione di una visita autonoma con la classe al museo).
Il Museo propone anche attività di mediazione aperte a tutti, come visite temati-che (su un tema specifico, su un’opera, sul linguaggio nell’arte) e visite guidate in quattro lingue (I/D/E/F), nonché numerosi altri eventi.
"Tra le tante caratteristiche del museo Vincenzo Vela, mi ha profondamente colpito il suo essere attivamente sensibile all’inclusione sociale: da diverso tempo il museo apre le sue porte ai richiedenti l’asilo, portandoli in dialogo non solo con l’arte, la storia e le tradizioni del cantone Ticino e della vicina penisola italiana, ma anche con la popolazione del territorio".
Foto: Mauro Zeni, Lugano
www.museo-vela.ch