
18.11.2025
Un altro tipo di proiezione: incontro tematico sulle “discriminazioni multiple” in Svizzera
L’articolo riassume la conferenza del 18 ottobre 2025 avvenuta durante il Film Festival Diritti Umani di Lugano (12-19 ottobre 2025) e approfondisce le discriminazioni come fenomeni strutturali, mostrando come esse tendono a sovrapporsi, interagire tra loro e aumentare reciprocamente il proprio impatto. L’evento, coordinato dall’Istituzione svizzera per i diritti umani (ISDU) (FFDUL, 2025), ente autonomo nazionale che promuove e protegge i diritti umani (ISDU, 2024), ha visto la presenza anche di noi guide en Route.
Discriminazioni multiple, di cosa si tratta?
In apertura, Lucien Schönenberg, antropologo e collaboratore scientifico dell’ISDU, ha fornito alcune definizioni teoriche dei termini “discriminazione”, “discriminazioni multiple” e “discriminazione intersezionale”, introducendo al concetto di vulnerabilità. Egli ha spiegato che il termine “discriminazione” indica un trattamento disuguale sulla base di caratteristiche distinte di una persona o di un gruppo (come disabilità, orientamento sessuale, genere…); mentre la nozione di “discriminazioni multiple” si riferisce a situazioni in cui una persona subisce più forme di discriminazione contemporaneamente, a causa di varie caratteristiche sociali o personali (genere, religione, lingua, fisico, orientamento sessuale, disabilità…). Queste caratteristiche implicano più elementi di svantaggio e svalutazione e creano varie forme di discriminazioni. La “discriminazione intersezionale”, quale forma complessa di “discriminazione multipla”, si verifica quando più caratteristiche tra quelle sopra menzionate si intrecciano, rendendo difficile individuare la causa primaria della discriminazione. È quindi una prospettiva adatta per capire come le diverse forme di oppressionei si incrociano e si rafforzano mutualmente.
Nel complesso, le discriminazioni costituiscono una violazione dei diritti umani e la vulnerabilità riguarda persone o gruppi che si trovano in posizione di svantaggio. A questo proposito, la CEDU [1] ha richiesto agli Stati di adottare misure di protezione specifiche per i soggetti più fragili.
Successivamente, abbiamo effettuato un esercizio di analisi di casi di “discriminazioni multiple”, tra cui quello reale di una donna discriminata, durante un concorso di lavoro, per l’età e il colore della pelle, che ha poi ottenuto un risarcimento. L’antropologo ha poi sottolineato che la “discriminazione” è il prodotto di dinamiche di gerarchizzazione, potere e lotta sociale, le quali determinano chi ha accesso ai diritti. Le categorie sociali rendono possibile l’orientamento nel mondo, ma non essendo neutrali, trasmettono stereotipi, giudizi di valore e gerarchie. Tra le persone si crea quindi una gerarchia sociale: chi subisce più forme di discriminazionei deve affrontare maggiori ostacoli rispetto a chi ne sperimenta una sola, dalla quale è più facile liberarsi.
Testimonianze di discriminazioni multiple
La seconda parte della conferenza si è concentrata sul lavoro sessuale in Ticino e in Svizzera come esempio di “discriminazione multipla”. Alla tavola rotonda hanno preso parte Carine Maradan, collaboratrice scientifica presso ProCoRe, Monica Marcionetti, responsabile Antenna MayDay di SOS Ticino e Vincenza Guarnaccia, coordinatrice di Zonaprotetta e responsabile di Primis.
Come prima cosa, attraverso delle testimonianze audio, sono emerse diverse forme di “discriminazioni multiple” vissute quotidianamente dalle persone che svolgono lavoro sessuale. In relazione a questo elemento, Carine Maradan ha indicato uno studio esplorativo realizzato da ProCoRe secondo cui il 50% delle persone intervistate ha subito discriminazioni (ProCoRe, 2024: 4 e 7). Nello specifico, ad esempio, le persone lavoratrici del sesso con percorso migratorio e statuto precario vivono forme di “discriminazioni multiple” dovute a sessismo, razzismo e classismo come indicato da una relatrice.
Successivamente le relatrici hanno spiegato che in Svizzera la legislazione in merito al lavoro sessuale varia a livello cantonale, e in Ticino perfino a quello comunale.
Nel caso del Canton Ticino, Vincenza Guarnaccia, ha sottolineato che le persone che intendono esercitare il lavoro sessuale si devono obbligatoriamente registrare in polizia; aspetto che comporta una discriminazione. Questo perché si tratta di un trattamento disuguale rispetto a chi svolge altri lavori per i quali tale obbligo non è previsto.
Nella lotta contro le discriminazioni che colpiscono le persone lavoratrici sessuali, in Ticino, Primis lavora contro la stigmatizzazione del settore, mentre Antenna MayDay offre sostegno nella comprensione delle regole legate al lavoro sessuale.
Secondo Vincenza Guarnaccia, è possibile contrastare la stigmatizzazione promuovendo progetti e attività volte a dare voce alle persone che lavorano nel mondo del sesso, anche se la piena accettazione sociale è ancora lontana.
Dopo quest’incontro, noi guide, abbiamo discusso le tematiche affrontate, evidenziando come siano fortemente legate agli obiettivi di lotta al razzismo promossi portati avanti da Dialogue en Route. Abbiamo anche riflettuto sui termini usati durante la conferenza, focalizzandoci sulla differenza tra “discriminazioni cumulate” e “discriminazioni intersezionali”. Secondo noi, il primo termine indica una somma di discriminazioni, mentre il secondo si riferisce a un insieme di discriminazioni che ne genera una nuova su base specifica.
Note
[1] CEDU: Corte europea dei diritti dell’uomo. Accesso: https://www.echr.coe.int/fr/ (consultato il 24 ottobre 2025).
Bibliografia
Film Festival Diritti Umani Lugano (2025). UN ALTRO TIPO DI PROIEZIONE: INCONTRO TEMATICO SULLE DISCRIMINAZIONI MULTIPLE IN SVIZZERA. Consultato il 20 ottobre 2025 su https://www.festivaldirittiumani.ch/it/programma/film/un-altro-tipo-di-proiezione-incontro-tematico-sulle-discriminazioni-multiple-in-svizzera .
ISDU (2024). A proposito dell’ISDU. Consultato il 20 ottobre 2025 su https://www.isdh.ch/it/isdu/chi-siamo/isdu .
ProCoRe (2024). Rapport communautaire sur les expériences de violences vécues par des travailleuses du sexe en Suisse, pp-1-14. Scaricato il 24 ottobre 2025 su https://procore-info.ch/wp-content/uploads/2024/11/2024_Community_Report_ProCoRe_frz_WEB-1.pdf .
Siti web delle organizzazioni e dei servizi menzionati
Antenna May Day: https://www.sos-ti.ch/mayday.html .
Primis: https://zonaprotetta.ch/primis/ .
ProCore: https://procore-info.ch/it/chi-siamo/ .
Zonaprotetta: https://zonaprotetta.ch/zonaprotetta/ .