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15.12.2024
Visioni dell'India
L’india è un paese ricco di tradizioni religiose e culture che ho avuto la fortuna di visitare grazie ad un programma estivo organizzato dal dipartimento di indologia dell’università di Zurigo. L’intenzione di questo breve testo è mostrare la diversità religiosa che ho potuto osservare durante il mio soggiorno in India nell'estate 2023.
Chiaramente avendo conosciuto solo qualche regione a Nord dell’India non potrò fare un discorso generale, perché l’India è un territorio molto ricco di tradizioni religiose differenti (Berger 1995 ; Malinar 2015). Presenterò una lettura critica dei dati sulla molteplicità religiosa che caratterizza la popolazione.
Dati e geografia della religiosalità in India
La mappa riportata in basso (Le Monde diplomatique 07.2019) offre un quadro generale dell'ultimo dei dati raccolti nel 2011 (nota 1) riguardanti la varietà delle appartenenze religiose presenti nel territorio attuale indiano.
Prima di tutto si nota una netta maggioranza di persone induiste (80% della popolazione). La minoranza religiosa più popolosa è composta da persone di fede musulmana, che sappresentanto il 14% della popolazione. Oltre a queste due tradizioni religiose vi sono anche diverse altre minoranze, come persone di fede cristiana (2,3%), sikh (1,7%), buddhista (0,7%) e un insieme eterogeneo di altre comunità religiose e forme di spiritualità minoritarie (1,3%) che nemmeno si riescono a visualizzare in una rappresentazione visiva (Le Monde diplomatique 07.2019).
I dati percentuali purtroppo offrono solo una visione parziale della composizione religiosa della popolazione (Singh, 2019) e della complessità delle appartenenze e pratiche religiose in India (Lee 2021). Ciò è ben visibile dalla mappa, che mostra come la maggioranza religiosa può variare da regione a regione, in maniera più o meno definita (Singh, 2019). In particolare, nella geografia delle comunità religiose, si riscontrano delimitazioni regionali piuttosto nette nelle comunità sikh, cristiane, induiste e musulmane (Singh, 2019: 77–79). Le comunità induiste, ad esempio, parte del gruppo religioso più popoloso, sono ampiamente diffuse e maggioritarie su tutto il territorio centrale, ma la loro presenza è meno densa nelle regioni periferiche. Nelle regioni a Nord del paese, e in particolare nei territori del Kashmir e Jammu, vi è una forte presenza di comunità musulmane. In Punjab, invece, la regione nord-occidentale alla frontiera con il Pakistan, la maggioranza della popolazione è sikh. Sebbene di piccole dimensioni, il Punjab è una delle regioni religiose più compatte di tutto il paese (Singh, 2019: 78). Le comunità cristiane sono invece concentrate in particolare negli stati meridionali del Kerala e di Tamil Nadu, ma anche nelle piccole regioni nord-occidentali al confine con la Cina, il Bhutan, il Myanmar e il Bangladesh (Pew Research Center, 2021a: 20).
Complessità delle appartenenze religiose e spirituali
Inoltre, il fatto che non si riesca ad avere una chiara visione di tutte le comunità minoritarie religiose è dovuto, da una parte, all’enorme numero di abitanti nel paese (1'435'731’200 alle 15.03 del 15.01.2024 Worldometro, India Population), che rende difficile il censimento, e dall’altra da una difficoltà stessa degli individui a identificarsi in una tradizione religiosa specifica (Lee 2021: 41). Le ricerche di Lee (2021) rilevano una grande flessibilità tra le diverse correnti religiose e nelle pratiche, credenze e appartenenze religiose delle persone in India. Una recente indagine condotta dal Pew Research Center dimostra infatti come molte persone in India integrino tradizioni religiose diverse nelle loro pratiche. A seguito di una convivenza di più generazioni, alcune minoranze combinano tradizioni religiose diverse nelle loro pratiche, adottando spesso usanze induiste. Molte donne musulmane, sikh e cristiane, ad esempio, indossano il bindi, un simbolo tipicamente induista. Allo stesso modo, molte persone abbracciano credenze non tradizionalmente associate alla loro fede: nonostante non facciano parte delle loro tradizioni religiose, credenze come il karma e la reincarnazione sono diffuse tra i musulmani e i cristiani (Pew Research Center, 2021b: 43-44). Tuttavia, la maggior parte delle persone appartenenti a diverse tradizioni religiose ritiene che le minoranze religiose condividano pochi punti in comune tra loro. (Pew Research Center, 2021b: 38).
Questo articolo ha cercato di dare una visione, anche se semplificata, della complessità della religiosità presente sul territorio dell'India. Ringrazio il progetto "Dialogue en Route" e la coordinatrice delle guide Ambra Ostinelli, che hanno reso possibile la realizzazione di questo articolo, e tutti coloro che hanno dedicato un attimo di tempo per leggerlo.
NOTE
(1) In India, l'ultimo censimento si è tenuto nel 2011, mentre il successivo, previsto per il 2021, è stato rinviato a causa della pandemia di COVID-19.
BIBLIOGRAFIA
Berger, Hermann (1995) Die Vielfalt der indischen Sprachen, in Rothermund, D. (ed.): Indien: Kultur,Geschichte, Politik, Wirtschaft, Umwelt: Ein Handbuch, München, pp. 101–110.
Lee, Joel (2021) Deceptive majority: Hinduism, untouchability, and underground religion.
Cambridge University Press.
Malinar, Angelika (2015) “Religious Pluralism and Processes of Individualisation in Hinduism”, Religion, Vol. 45, No. 3: 386-408.
Marlin, Céline (07.2019) A religious map of India, Le Monde diplomatique, https://mondediplo.com/maps/india-religion, 17.01.2024.
Pew Research Center (2021a), Religious Composition of India, https://www.pewresearch.org/religion/2021/09/21/religious-composition-of-india/
Pew Research Center (2021b), Religion in India: Tolerance and Segregation, https://www.pewresearch.org/religion/2021/06/29/religion-in-india-tolerance-and-segregation/
Singh, Mehar (2019) “Religion in India: Religious Composition of Population and Religious Regions”, Research Journal ARTS, vol. 18, n. 1, pp. 63-80.
Worldometer: India Population (LIVE), https://www.worldometers.info/world-population/india-population/, 15.01.2024.