17.12.2018

Prospettive pro alle aspettative

Questo settembre si è tenuta l'inaugurazione del progetto "Dialogue en Route" nella Svizzera centrale e nella Svizzera italiana. Si tratta di un grande passo per questo progetto, perché partendo dalla Svizzera tedesca esso comincia lentamente ad estendersi in tutto il territorio elvetico, portando sempre più giovani a contribuire alla causa della scoperta e del dialogo tra le diverse realtà culturali e religiose che tanto arricchiscono il nostro paese.

Ho avuto la fortuna di partecipare all'evento in veste di ogni ruolo possibile: siccome l'imam della moschea di Viganello non ha potuto attendere per motivi di salute, mi sono presentato come rappresentante della moschea oltre che come guida di Dialogue en Route. Inoltre, le mie mansioni tra gli organizzatori erano ristrette in specifiche fasi orarie, permettendomi quindi di osservare con attenzione lo sviluppo di tutto l'evento dall'inizio alla fine.

Insomma, sono stato spettatore, staff, guida e anche rappresentante di una stazione in una sola giornata! Ero già stato all'inaugurazione del progetto in Svizzera tedesca, e devo dire che sono fiero dei risultati che abbiamo ottenuto qui. Tutti i partecipanti hanno avuto varie occasioni per incontrarsi e confrontarsi, il clima era piacevole e tutti sono usciti con grandi sorrisi!

C'era un clima sereno, senza sfarzi, e probabilmente era la cosa migliore per partire con tanta voglia di lavorare e creare qualcosa assieme!

Presentazioni, scoperte e dialoghi

Durante la mattina si sono svolte le presentazioni delle varie stazioni, ossia dei partner che collaborano al progetto. Erano presenti diciotto rappresentanti che hanno portato un oggetto per loro significativo per raccontare la storia della loro istituzione (luogo di culto, associazione o museo). I rappresentanti hanno ricevuto il logo di Dialogue en Route da esporre nella propria Stazione. Naturalmente c’è stato anche il tempo per presentare al pubblico i giovani che partecipano in qualità di guide e ringraziarli con un piccolo pensiero: un cappellino che può essere utile quando fanno le loro visite!  

Il tutto è stato accompagnato dai discorsi della presidente di IRAS COTIS Rifa’at Lenzin, che ha presentato la storia dell’associazione, dalla coordinatrice ticinese Martina Robbiani che ha presentato il progetto e dal responsabile Simon Gaus e dalla direttrice Katja Joho che hanno ringraziato i collaboratori, i partner, gli sponsor e tutti i sostenitori del progetto. 

Cibo, henné e risate

Quando è arrivato il pranzo, tutto il giardino era animato di dialoghi e risate. Il senso di unione che ne veniva fuori era davvero bello!

Il cibo era spettacolare! C'erano cibi da tanti paesi diversi, compresi deliziosi dolcetti siriani che ancora adesso mi fanno venire fame, ma forse non dovrei raccontare queste cose, considerando che dovevo aiutare a servire il cibo, e non a mangiarlo :P

Durante il pomeriggio alcune stazioni hanno spiegato più nel dettaglio le loro attività, mentre una ragazza marocchina faceva stupendi tatuaggi con l'henné a chi lo chiedeva. Il pubblico era davvero interessato e mi ha fatto molto piacere.

Il momento più bello della giornata, è stato probabilmente quando abbiamo consegnato alla nostra responsabile Martina un regalo di ringraziamento per il suo lavoro. Ci ha davvero seguito tanto in questo percorso ed ha fatto un lavoro davvero grande. Speriamo che i risultati di questo lavoro siano come germogli che mirano a sbocciare in bellissimi fiori!

E chiaramente, siamo già attivi per la preparazione della prossima festa, che avrà luogo sempre nel mese di settembre, ma questa volta tocca alla Svizzera francese! 

Federico D'Ignazio, Guide en Route